La stratigrafia si differenzia dagli esami radiologici convenzionali, poiché permette di documentare con immagini solo lo strato che si vuole analizzare, eliminando le strutture circostanti sulla base di principi di geometria proiettiva.
La tecnica di base dell’esame stratigrafico consiste nel movimento sincrono e opposto di tubo radiogeno e pellicola impressionabile. Attraverso questo movimento è possibile cancellare le strutture che si trovano al di fuori del centro di rotazione.
La stratigrafia è risultata molto utile nello studio del torace, del mediastino, della laringe e dello scheletro. Bisogna però sottolineare che la stratigrafia è un esame che necessita elevate dosi di radiazioni e di tempi di esposizione piuttosto lunghi per i pazienti.